Il Blog del Fiume Volturno

Blog dedicato a chi desidera contribuire alla salvaguardia ambientale del più grande fiume del Sud Italia

sabato 13 dicembre 2008

Volturno, Capua, acqua che cala: senza clamori

Il fiume Volturno, l'amico di sempre, questa volta è stato discreto. Ieri aveva preso ad alzarsi di livello, furiosamente. A Capua, all'altezza di Ponte Romano, l'idrometro era lambito dall'acqua poco sopra i 3 metri.
Ancora tanta acqua nel pomeriggio di ieri e nella scorsa notte era venuta giù, soprattutto dal bacino dell'alta e media valle del grande fiume, assai meno del previsto, invece, dal sottobacino del Calore, quindi in mattinata di oggi era già ridisceso sotto i 2 metri, così.


Provo a dare il solito sguardo all'idrometro e trovo una traccia, che ieri francamente non c'era.



Il vento ed il sole del mattino hanno appena asciugato, facendola seccare, una sottile bava di limo che la corrente aveva pennellato sul muraglione di tufo: si attesta a 4 metri sopra lo zero idrometrico, dove verosimilmente è giunto il livello delle acque questa mattina presto.

Devo correggere quanto scritto nei post precedenti sulla misura dello zero idrometrico in questo punto: è assunto al livello del sottosponda, in corrispondenza con l'ideale livello di magra del fiume. Purtroppo, il rifacimento della sponda in cemento, lavori eseguiti male molti anni fa, hanno portato via i primi due metri del misuratore. E manca anche la possibilità di visualizzare, in questo punto, quando il fiume scende sotto lo zero idrometrico. Insomma, un pezzo di metallo mancante e vi sono andato in confusione, perdonatemi.

La piena non è stata eccezionale per la verità, fuori dai clamori che ieri hanno accompagnato il Tevere, ed ha comunque lavorato molto sulle sponde, almeno a giudicare dal materiale trasportato a valle ed accatastato su questo pilone di Ponte Romano.



Certo, si intravede anche, oltre al legname, la traccia di un'umanità che non smette mai di lasciare ovunque quanto resta dei propri consumi: plastica e polistirolo.

Sua Maestà il Volturno ama farsi riprendere anche così, mentre la sua acqua cala senza clamori nella curva di Largo Eboli, a Capua.



Saluto l'amico frettolosamente, è ora di andare a pranzo e di sorbire un buon caffè, per poi tirare giù due righe di post sul far della sera. L'importante è tornare sempre sulle tue sponde amico mio, magari anche solo per pochi minuti, ma devo guardarti...in faccia, leggerti nella corrente, ritrovare nella tua acqua quanto hai da dirmi della mia terra, sempre, è un vizio ormai, o un'abitudine, non saprei, ma di certo io torno sempre da te. A presto.

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