Il Blog del Fiume Volturno

Blog dedicato a chi desidera contribuire alla salvaguardia ambientale del più grande fiume del Sud Italia

lunedì 22 dicembre 2008

Volturno, ci si rivede nel 2009

Il 20 dicembre, quarantennale della storica alluvione del 1968, il Volturno scorreva poco sopra lo zero idrometrico, con una portata decisamente appena sopra le righe.


Ho avuto il tempo di rivederlo giusto ieri, mentre davo una mano ad una pattuglia di studenti dell'Università di Bari, facoltà di Architettura, gruppo Storia dell'Arte: erano a caccia di immagini delle Torri di Federico II, poste lì, giusto sopra fiume, inserite nel Forte Cavaliere, a guardia di Ponte Romano. A proposito ragazzi, piaciuto il servizio?



Le acque scorrono sotto le luci di Ponte Romano, appena illuminate dal tramonto del solstizio d'inverno. Leggo nell'acqua, ancora torbida per la recente piena, una buona previsione: si annuncia un gennaio freddo, carico di neve, con livelli stabili e facilità di riproduzione per le trote di media e alta valle. Staremo a vedere.

Per i prossimi post ci si rilegge nel 2009: sto lavorando per voi...e sopratutto per lui: fiume Volturno. Auguri a tutti!

sabato 13 dicembre 2008

Volturno, Capua, acqua che cala: senza clamori

Il fiume Volturno, l'amico di sempre, questa volta è stato discreto. Ieri aveva preso ad alzarsi di livello, furiosamente. A Capua, all'altezza di Ponte Romano, l'idrometro era lambito dall'acqua poco sopra i 3 metri.
Ancora tanta acqua nel pomeriggio di ieri e nella scorsa notte era venuta giù, soprattutto dal bacino dell'alta e media valle del grande fiume, assai meno del previsto, invece, dal sottobacino del Calore, quindi in mattinata di oggi era già ridisceso sotto i 2 metri, così.


Provo a dare il solito sguardo all'idrometro e trovo una traccia, che ieri francamente non c'era.



Il vento ed il sole del mattino hanno appena asciugato, facendola seccare, una sottile bava di limo che la corrente aveva pennellato sul muraglione di tufo: si attesta a 4 metri sopra lo zero idrometrico, dove verosimilmente è giunto il livello delle acque questa mattina presto.

Devo correggere quanto scritto nei post precedenti sulla misura dello zero idrometrico in questo punto: è assunto al livello del sottosponda, in corrispondenza con l'ideale livello di magra del fiume. Purtroppo, il rifacimento della sponda in cemento, lavori eseguiti male molti anni fa, hanno portato via i primi due metri del misuratore. E manca anche la possibilità di visualizzare, in questo punto, quando il fiume scende sotto lo zero idrometrico. Insomma, un pezzo di metallo mancante e vi sono andato in confusione, perdonatemi.

La piena non è stata eccezionale per la verità, fuori dai clamori che ieri hanno accompagnato il Tevere, ed ha comunque lavorato molto sulle sponde, almeno a giudicare dal materiale trasportato a valle ed accatastato su questo pilone di Ponte Romano.



Certo, si intravede anche, oltre al legname, la traccia di un'umanità che non smette mai di lasciare ovunque quanto resta dei propri consumi: plastica e polistirolo.

Sua Maestà il Volturno ama farsi riprendere anche così, mentre la sua acqua cala senza clamori nella curva di Largo Eboli, a Capua.



Saluto l'amico frettolosamente, è ora di andare a pranzo e di sorbire un buon caffè, per poi tirare giù due righe di post sul far della sera. L'importante è tornare sempre sulle tue sponde amico mio, magari anche solo per pochi minuti, ma devo guardarti...in faccia, leggerti nella corrente, ritrovare nella tua acqua quanto hai da dirmi della mia terra, sempre, è un vizio ormai, o un'abitudine, non saprei, ma di certo io torno sempre da te. A presto.

sabato 6 dicembre 2008

Capua, Volturno, effetto piena

Avrei voluto fare prima, tornare ancora, ma la settimana è stata di quelle che ti prendono in un vortice. E non ho fatto in tempo a godermi lo spettacolo gratuito che il mio amico fiume Volturno stava dando: la fase di crescita della sua prima vera piena dopo oltre 3 anni e mezzo di regime di magra. Ecco il Volturno sorpreso a Porta Tifatina, Capua.



Sono le 13 e 40 e da poco fiume Volturno ha iniziato a calare di livello. Ha raggiunto, verosimilmente e non più di un ora prima, il livello di 4 metri e 38 centimetri sopra lo zero idrometrico, misurato a Capua dall’idrometro di Ponte Romano. Si considera zero idrometrico il livello della sponda in cemento.



Sapevo però che sarei giunto qui quasi puntuale per fotografare il livello di massima piena. Vi starete domandando come facevo a sapere giorno e ora. Semplice. La gente di fiume a Capua mi ha insegnato una nozione elementare: “l’acqua da Venafro impiega 3 giorni interi per arrivare fino a Capua.” Vero? Falso? L’esperienza conferma. Come facevano a saperlo? Segreti di gente vissuta a Fiume.



Così, ben sapendo che l’ alta valle del Volturno aveva già registrato fenomeni significativi di piena, se pure non eccessiva, intorno all’ora di pranzo di mercoledì scorso, e che anche dal sottobacino dell’affluente fiume Calore stava scendendo a valle tanta acqua, non potevo che fare un’addizione: mercoledì più 3 giorni, e si arriva a sabato, ora di pranzo.







Lo spettacolo del Volturno in piena rinnova nella mia mente il ricordo di tanti pomeriggi d’inverno, trascorsi a discutere con gli anziani:”Ma cala o alza? – chiedevo. “Cala guagliò, cala – mi rispondevano serafici. Oggi posso dirlo io che sta calando, e non avendo alcun giovane accanto a me, affido a voi la memoria della gente del fiume Volturno.





Ancor prima di guardare l’idrometro, è facile rendersene conto. Ecco, la corrente è veloce, segno che il mare sta ricevendo l’onda di piena: la velocità si misura a vista, frutto di tante osservazioni sommate anno dopo anno.



Il trasporto di materiali, rende poi evidenti altri elementi. La circostanza che il fiume non sta salendo è confermata dal numero di rami e frasche trasportati a valle, che si possono facilmente contare nell’arco di un minuto. Si ripete la conta più volte: è costante nell’arco di un’ora. Quando, invece, il materiale trasportato aumenta di consistenza, significa che sempre più sponda asciutta viene “spazzata” dalla furia delle acque: l'acqua sta salendo. Via via che l’acqua decresce, invece, il materiale trasportato tende a depositarsi sulle sponde tornate all’aria, e a diminuire di presenza nella corrente viva.

Considerando la settimana di piogge intense appena trascorsa, questa piena è una bazzecola: il Volturno sa fare molto di più. Con questo regime di acque, per livello e velocità, siamo, a occhio, a 700 metri cubi d’acqua al secondo di portata, non di più. Con due metri d’acqua in più in livello, 6 metri e 40 sopra lo zero idrometrico, e velocità di deflusso in foce minore, il fiume si attesta a 800 metri cubi d’acqua al secondo. E’ la situazione peggiore, in quel caso il fiume è già carico, se arriva altra pioggia sale velocemente e rompe gli argini. E’ preferibile una portata a 900, con lo stesso livello di acque, con una velocità di deflusso maggiore in foce, favorita dal mare calmo. Tale picco di portata, agevola lo scolmo della piena a mare in breve tempo. Quando l’acqua rallenta, ma continua ad arrivarne altra, per corrivazione e con la pioggia, c’è sempre da preoccuparsi.



L’appuntamento con l’amico fiume Volturno è solo rinviato a mercoledì, quando giungerà una nuova perturbazione. Fino ad allora, l’arbitro del suo livello, data la portata, sarà la forza del medio Tirreno.
Il fiume lavora, sospinto dagli elementi, instancabile ed inesorabile. Un’umanità indaffarata, continua con noncuranza a transitare sui ponti di Capua, a senso unico.